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Schioppini o strigoli

Schioppini o strigoli
Nome scientifico: Silene vulgaris

Il nome della pianta strigolo o stridolo, ricorda il suono della pianta stropicciata tra le mani; strigolo rimanda alle onnipresenti streghe (era compito infatti delle donne la raccolta e i vari usi delle erbe); Schioppini perchè nessuno, bambino o no, resiste a scoppiarne i frutti… Molto particolare la fioritura notturna che associa il nome della pianta a Selene, la dea-luna greca. I profumati fiori sono impollinati dalle falene. Se trovate qualche bruco sappiate trattarsi della bella farfalla Hadena confusa, che vive in simbiosi con la silene.
Teofrasto parla della silene e dal greco antico viene il nome scientifico lasciandoci il dubbio se provenga da “Sialon”, saliva (alcune varieta presentano una specie di bava) o dal mitico dio Sileno e dalla sua grossa pancia rotonda che ci rimanda alla forma del frutto.

Dove trovarla:

In Garfagnana è molto comune nei prati incolti, nei poggi e sui muri. Il periodo ideale per trovare foglie verdi e tenere va da febbraio a giugno.

La Silene in cucina:

Vengono usate le giovani foglie per preparare zuppe oppure semplicemente saltate in padella.
I germogli, dopo essere stati bolliti, si consumano come contorno a uova, oppure vengono usati in risotti o in zuppe saporite.

 

Tratto dal libro:
Gli erbi boni della cucina tradizionale garfagnina
di IVO POLI
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